sabato 12 ottobre 2013

Contributo di Franco Levati sulla fase congressuale

Contributo di Franco Levati, Presidente dell'Assemblea Provinciale del Psi di Monza e Brianza

Caro Roberto ho letto attentamente il tuo articolo in attesa del congresso.

In esso vi leggo lo scoramento di un giovane che accostandosi per la prima volta alla politica aveva individuato nel PSI l’unico partito che provenendo da un glorioso passato era e ed ancora dovrebbe proiettarsi verso il futuro con le sue profetiche intuizioni.

Colgo un certo valore nella tua citazione di Ocar Wilde tuttavia mi va di contrapporre un’altra dotta citazione che proviene dalla mia lettura dei Promessi Sposi, dove il personaggio Don Ferrante il quale sosteneva che non può esistere la Politica senza la Storia, non esiste la Storia senza la Politica, di fatto la politica senza la storia e come uno che cammina verso il futuro ma non sa dove andare e soprattutto non sa dove arriverà.

Il socialismo, capace d’intelligente sintesi, ci consente di poter sublimare in un unico pensiero le argomentazioni dei due dotti intellettuali facendone un unicum.

A sostegno di ciò allora mi sorregge la definizione che del socialismo diede il compagno Nenni – Il socialista deve avere il cuore nel diciannovesimo secolo, il pensiero e l’azione proiettata nel ventesimo, ora ventunesimo secolo 

Per pura pietà non vorrei più parlare dei nostri dirigenti, la situazione politica attuale li ha già sentenziati come esiziali nullità, capaci solo di mendicare un posto da quel PD che io definisco non un partito ma il participio passato del verbo partire.

Mi piacerebbe dilungarmi in molte altre considerazioni che tu hai già abbondantemente illustrato.

Spero che vorrai condividere con me, che alla base d’ogni possibile ed ineludibile riforma per fare dell’Italia un paese veramente Europeo debba stare la riforma delle burocrazia dal centro fino al più sperduto comunello italiano.

La burocrazia è una cancrena che di fatto, umilia, mortifica ed inficia ogni tentativo di rendere agevole e possibile dare vita ad una qualsiasi iniziativa produttiva industriale, artigianale e commerciale capace di creare posti di lavoro, quindi consumi e fatto non irrilevante ridurre il debito pubblico.

La cecità della nostra classe politica, di cui ho la massima disistima disquisisce del sesso degli angeli e non si rende conto che il paese va alla deriva.

Richiamo le denuncia di Tito Livio ai senatori romani “ Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”so che è citazione troppo colta perché gli abitanti del parlamento Italiano sappiano leggerla e soprattutto capirne il significato.

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