giovedì 17 marzo 2011

Brianza, Italia, PSI: festa del socialismo tricolore

Il PSI ritiene il giorno del 17 marzo prossimo una ricorrenza importante, fondamentale, che tutti i cittadini italiani e brianzoli devono poter festeggiare.
L'Unità d'Italia è stato uno degli avvenimenti piu' importanti della storia del nostro Paese che ha visto un grande patriota socialista come protagonista: Giuseppe Garibaldi.
Per questo motivo il PSI lo ha scelto come simbolo di questa ricorrenza.
Anche in Brianza la festa per l'Unità d'Italia dovrebbe essere ricordata adeguatamente dalle Istituzioni e dai giornali.
A differenza di quanto detto da alcuni, la giornata di festa è necessaria per far si che tutti capiscano l'importanza di questa ricorrenza che ha aperto alla nostra Patria la strada alla democrazia, alla libertà e perchè no, anche alla Repubblica. Non è una giornata persa, ma invece una giornata ben investita.
"Senza esagerare, la nostra Costituzione Repubblicana parte da quel senso di libertà che Garibaldi trasmise a tutti quelli che lo sostennero nella riunificazione di un Paese povero e diviso e che con le imprese dei padri risorgimentali, ha dimostrato una grande forza culturale comune - afferma Vertemati, Segretario PSI di Monza e Brianza - Abbiamo stampato centinaia di magliette con la foto di Giuseppe Garibaldi, eroe e socialista, che durante una manifestazione che organizzeremo nei prossimi giorni, regaleremo a molte personalità delle Istituzioni, della comunicazione e della cultura brianzola. Inviteremo Allevi, nostro presidente provinciale, ma chiederemo, tra gli altri, di ritare e indossare la nostra maglietta anche a Mariani, sindaco di Monza, a Romeo, consigliere regionale leghista e Cesarino Monti, senatur brianzolo, per dimostrare come anche per loro, in qualità di rappresentanti istituzionali, sia una data da ricordare e festeggiare soprattutto per i giovani, perchè possa rivivere anche nel loro Federalismo un senso di unione e non di divisione"
"Come ha ricordato il nostro Segretario nazionale, Nencini, dobbiamo rivalutare il senso della parola PATRIA - continua Vertemati - infatti nella cultura comunista italiana la parola ''Patria'' è sempre stata evitata e sostituita dal termine  meno impegnativo ''Paese''. ''Furono la figura di Sandro Pertini, in particolare alla vittoria dei mondiali della Nazionale italiana dell'82 ('Viva l'Italia', urlo' piu' volte il presidente) e il quasi scontro armato di Sigonella, protagonista Bettino Craxi, a restituire dignita' alla parola Patria''. Oggi a chi vuole negare il valore dell'Unita' d'Italia e offendere quelli della Resistenza rispondiamo cosi', con l'icona di Giuseppe Garibaldi, combattente per la liberta', padre della patria, socialista. Anche a Monza, in Brianza vogliamo"