domenica 13 maggio 2012

Del Pero ringrazia i suoi elettori


Care amiche e cari amici,

anche questa volta ho ottenuto il maggior numero di preferenze individuali, ben 180 , e voglio condividere con tutti voi la mia soddisfazione.
Ancora una volta la gente ha ritenuto di premiare l'impegno, la passione, la disponibilità e, come si usa dire, un modo diverso di fare politica : semplice, pragmatico e ,mi si consenta, pulito.
Continuerò a servire e amare il mio paese, i suoi concittadini tutti, contando sulla vostra vicinanza.
Un abbraccio sincero ad ognuno di voi, vera forza del mio impegno.

Rina Del Pero

mercoledì 9 maggio 2012

I risultati dei socialisti alle amministrative in Brianza


Le elezioni amministrative appena concluse non hanno portato nessuna novità che già non ci aspettassimo: male la PDL e la Lega, tiene (poco) il PD, cresce moltissimo Grillo.
Come sempre accade, con il grande senso delle istituzioni che contraddistingue i socialisti, i nostri compagni candidati hanno fatto una strepitosa campagna elettorale, difendendo la cultura e la politica del PSI, seppur tra mille difficoltà.
Ecco i nostri risultati.
A Meda Rina Del Pero ha preso 180 preferenze e viene eletta in Consiglio Comunale nonostante si vada al ballottaggio.
A Cesano Maderno Salvatore Giarratano ha preso 255 preferenze e viene eletto in Consiglio Comunale in maggioranza con Gigi Ponti sindaco.
Monza continua ad essere per noi la piazza più difficile; i nostri compagni non riescono a convogliare i voti sul candidato scelto dalla sezione e la lista di Ascrizzi non prende i voti previsti. In questo casò sarà importante come riusciremo in questi giorni a confrontarci con le altre forze di centrosinistra per il ballottaggio.
Interessante il commento di Luigi Losa che trovate cliccando qui.

Un libro da leggere


Gramsci e Turati. Le due sinistre
di Alessandro Orsini

Editore: Rubbettino Editore
Collana: Saggi
Anno: 2011
ISBN: 9788849832143
Pagine: 148

Che cosa significa essere di sinistra? Questo libro si propone di ricostruire i modelli pedagogici alla base delle due principali culture politiche della sinistra, rappresentate da Gramsci e da Turati. Mentre moriva in esilio, Filippo Turati era descritto da Palmiro Togliatti come un uomo spregevole. La sua figura, ricoperta di discredito, è rimasta nell’ombra. Antonio Gramsci, invece, è stato celebrato come uno dei padri nobili della sinistra democratica italiana. La sua riflessione è stata paragonata da Benedetto Croce a un messaggio pedagogico universale di amore e di comprensione verso le ragioni degli avversari. La documentazione esistente è in grado di confermare il giudizio del senso comune e della storiografia dominante? Gramsci educò a rispettare o a disprezzare gli avversari politici? È stato un teorico della pedagogia della tolleranza o dell’intolleranza? Ha tessuto l’elogio dell’ascolto o dell’insulto? E Turati? È stato davvero uno “zero” in fatto di teoria politica, come scrisse Togliatti? Attraverso il metodo dell’analisi culturale comparata, l’autore esplora l’intera opera gramsciana, ponendo a confronto il progetto educativo dei riformisti con quello dei rivoluzionari. (dal sito della Rubettino Editore)

Da leggere l'interessantissima recensione di Roberto Saviano che si trova cliccando qui.