martedì 26 aprile 2011

IL PSI Brianza alle Amministrative di Maggio

Il PSI alle prossime amministrative si presenta con propri candidati nelle liste del centrosinistra.
La decisione di non presentare il nostro simbolo è stata presa per non disperdere i voti in liste che avrebbero creato confusione all'interno della sinistra e maggiormente frammentato una coalizione che per vincere in Brianza deve essere la più unita possibile.
Nel PSI per la prima volta, per il volere per primo del proprio Segretario Provinciale Roberto Vertemati, è prevalso un senso di coalizione sopra ogni spinta autonomista.
E' un segnale importante che i socialisti vogliono dare all'intero centrosinistra, quello che solo attraverso una cooperazione proprio durante le elezioni si può battere le destre. Questa collaborazione deve partire da programmi comuni che sono stati la vera base per la nostra partecipazione alle diverse liste.
Il PSI Provinciale ha seguito i compagni nelle trattative con i partiti del centrosinistra, li ha supportati, ha definito con loro una linea politica generale, ma non è mai intervenuta sulle scelte che ogni realtà territoriale ha fatto.Sono troppe le sfumature politiche, organizzative e personali perché centralmente ci si potesse far carico delle decisioni.

venerdì 22 aprile 2011

Falsi brianzoli

Pensare che Formigoni governi avendo violato la legge per farlo è davvero sconvolgente.
Se fino a qualche giorno fa si poteva dargli il beneficio del dubbio, adesso dobbiamo ringraziare Marco Cappato e i Radicali che con la loro perseveranza hanno smascherato il governatore.
Molti infatti conosceranno persone che in questi giorni sono stati chiamate dalla Procura della Repubblica di Milano a verificare se la firma apposta sui moduli era la loro: peccato che in molti casi era falsa. Da dove arrivi non lo sappiamo, ma certo non fa onore ad una Regione che si vanta per trasparenza ed efficienza.
Nel mucchio, anche il nostro consigliere Massimo Vergani c'è andato di mezzo.
I socialisti conoscono bene Vergani e credono ciecamante alla sua buona fede. Sanno anche che la firma ai radicali l'ha data davvero e che per spirito di democrazia ha validato firme forse apposte da persone che si spacciavano per altre. Lui non c'entra e non può essere incolpato.
"Massimo è un amico e sono convinto della sua buona fede" dice Vertemati "mi ha personalmente detto di aver firmato per i radicali e che non poteva firmare per il PSI per questo motivo. Mi fa però davvero arrabbiare (ma dovrei dire incazzare) che in Brianza i socialisti non hanno presentato la lista perchè hanno fatto le cose regolarmente; se la giustizia dovesse confermare che invece Formigoni è stato eletto con firme fasulle, non potendo realisticamente annullare le elzioni, bisognerebbe dare a lui una pena severe, come l'estromissione da cariche pubbliche per un po' di tempo"

lunedì 18 aprile 2011

Gli amici di Pezzano e l'azionariato di Formigoni

Mi sembra evidente, vista la foto, che Pezzano, a volte, non frequenta buoni amici.
E' però altrettanto vero che di fronte a prova certa, non è partito nessun procedimento giudiziario. Se davvero i giudici ritenessero Pezzano in qualche modo complice e pericoloso, dovrebbero muoversi per tentare di appurarlo al più presto. Come già detto per Talice, non si può usare la giustizia per sentito dire, perchè la legge è e deve essere una garanzia per tutti, anche per quelli che non ci stanno simpatici. L'innocenza è un dato di fatto fino a prova contraria.
Per questo alcuni metodi utilizzati dai compagni del centrosinistra lasciano pensare, e fa sorridere la dichiarazione di Gaffuri che sostanzialmente dice "noi ci abbiamo provato e ci è andata bene", dimostrando di non avere una precisa linea politica accusatoria.
Ma Pezzano è incapace di fare il proprio lavoro o no? Va sfiduciato per questo o per altro? Di certo non è condannabile solo per una foto, seppur eloquente.
Evidente invece è che l'azionariato di Formigoni sulla sanità lombarda e brianzola si sta pian piano sgretolando. I suoi uomini scelti e fidati si stanno rivelando nè scelti e nè tantomeno fidati.
Adesso speriamo che non ci rifilino un trombato dell'ultimo giro di nomine. Questo sarebbe grave per la nostra salute e per il nostro territorio.
Roberto Vertemati (Segretario Provinciale PSI di Monza e Brianza)

domenica 3 aprile 2011

L'Italia nel simbolo del PSI

Il Partito socialista Italiano, riunito simbolicamente nella sala del tricolore di Reggio Emilia, ha celebrato il 150° dell’Unità d’Italia e ciò che questa celebrazione rappresenta, inserendo il tricolore nel proprio simbolo.
"La nostra - ha detto il Segretario nazionale Riccardo Nencini presentando il nuovo simbolo - è una battaglia di autonomia e dignità, per il buon governo delle amministrazioni locali, per il rafforzamento all'interno del centrosinistra di un'area laica e riformista.”
Roberto Vertemati, Segretario provinciale del PSI, sottolinea come la modifica del simbolo sia questione importante per un Partito e quindi significativa la scelta del tricolore in aggiunta alla rosa “europea”, a ribadire l’appartenenza dei socialisti italiani alla famiglia dei Partiti Socialisti Europei.
“Sarà uno stimolo – conclude Vertemati - in più a lavorare per il rilancio del Partito, perché il 150° dell’Unità d’Italia possa essere ricordato come l’anno che ha visto il nostro simbolo arricchito dal tricolore e il nostro futuro da una presenza socialista più europea”