lunedì 18 aprile 2011

Gli amici di Pezzano e l'azionariato di Formigoni

Mi sembra evidente, vista la foto, che Pezzano, a volte, non frequenta buoni amici.
E' però altrettanto vero che di fronte a prova certa, non è partito nessun procedimento giudiziario. Se davvero i giudici ritenessero Pezzano in qualche modo complice e pericoloso, dovrebbero muoversi per tentare di appurarlo al più presto. Come già detto per Talice, non si può usare la giustizia per sentito dire, perchè la legge è e deve essere una garanzia per tutti, anche per quelli che non ci stanno simpatici. L'innocenza è un dato di fatto fino a prova contraria.
Per questo alcuni metodi utilizzati dai compagni del centrosinistra lasciano pensare, e fa sorridere la dichiarazione di Gaffuri che sostanzialmente dice "noi ci abbiamo provato e ci è andata bene", dimostrando di non avere una precisa linea politica accusatoria.
Ma Pezzano è incapace di fare il proprio lavoro o no? Va sfiduciato per questo o per altro? Di certo non è condannabile solo per una foto, seppur eloquente.
Evidente invece è che l'azionariato di Formigoni sulla sanità lombarda e brianzola si sta pian piano sgretolando. I suoi uomini scelti e fidati si stanno rivelando nè scelti e nè tantomeno fidati.
Adesso speriamo che non ci rifilino un trombato dell'ultimo giro di nomine. Questo sarebbe grave per la nostra salute e per il nostro territorio.
Roberto Vertemati (Segretario Provinciale PSI di Monza e Brianza)

Nessun commento:

Posta un commento