lunedì 10 novembre 2014

LA BRIANZA SOCIALISTA A BERLINO

La compagna Rina Del Pero scrive da Berlino:

"9 novembre 2014 , ore 19.19 il primo degli ottomila palloni che hanno idealmente ri-tracciato in questi giorni il percorso del muro abbattuto il 9 novembre 1989, si stacca e vola verso il cielo seguito, a distanza di un secondo da tutti gli altri. Sobrio, efficace, coinvolgente con il suo candore, quasi a tentare di squarciare il buio dei tanti muri che ancora sono eretti.
La città non ha più strade, non ha più ponti, non ha più barriere. È un tutt’uno di persone: migliaia, forse oltre un milione e tutti a guardare in alto, a ricordare, a sognare, a raccontare ai figli e ai nipoti. Chi ha portato la bottiglia di spumante e chi si stringe il fazzoletto di lana in testa, forse era una ragazza di quel giorno, quando con tutti gli altri realizzò la più bella rivoluzione pacifica d’Europa perché allora gridavano ‘noi siamo il popolo, noi siamo un popolo’. E così si ritrovò la voglia di esserci, di essere protagonisti, di decidere del proprio futuro. 

Sui frammenti di quel muro si continuò a credere anche in una Europa unita, una Europa di valori , una Europa di solidarietà.

In un momento  di grande crisi economica,ma non solo, il ricordo del passato diviene pietra miliare e figure mitiche come Willy Brandt ci spronano affinché sorga nuovamente ‘il sol dell’avvenir’…"


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