mercoledì 26 giugno 2013

#next PSI

Riflessioni per una socialdemocrazia nuova e maggioritaria in Italia.
(di Roberto Vertemati, Segretario Provinciale PSI di Monza e Brianza)

- dobbiamo costruire un partito nuovo, aperto, a cui possano partecipare oltre agli iscritti i simpatizzanti anche con la tessera di un altro partito;

- un partito nuovo non è un nuovo partito, ma è sempre un partito socialista, aperto a tutti coloro che credono nella politica e nella cultura socialista e democratica;

- un partito socialista nuovo non deve confondere la linea politica con le alleanze. Le alleanze politiche e le alleanze elettorali, assolutamente necessarie nella politica, non devono minare le scelte di politica socialista, né offuscarne l’immagine;

- è necessario identificarsi con iniziative per promuovere nel Paese e nei territori, riforme e progetti di ispirazione socialdemocratica, negli interessi di tutti quei cittadini più deboli e indifesi;

- abbiamo bisogno di un partito saldo nei principi, nuovo e serio, un partito capace di dialogare con tutti ed in particolare con le forze della sinistra riformista per costruire con loro rapporti positivi ed essere da stimolo al loro cambiamento;

- dobbiamo creare un partito che non sia subalterno e neppure avversario del PD, ma con il PD costruisca una sinistra nuova;



- dobbiamo costruire un partito di governo che sappia valorizzare la propria presenza sia in maggioranza che in opposizione;

- abbiamo bisogno di un partito nuovo che riscopre l’antica capacità del fare, dell’essere realmente riformisti, pragmatici, uomini del cambiamento, contro la cultura comunista del dogma, della verità assoluta, dell’ideologia conservatrice e avversari della sinistra parolaia;

- un partito nuovo sa benissimo che la grande storia socialista del passato è utile, ma non basta più e se c’è un’identità da affrontare questa riguarda l’identità del futuro, quella che può essere percepita dall’opinione pubblica come una realtà politica non residuale, chiara, con proposte semplici e strategiche.

- è necessario avviare con coraggio un grande progetto di rilancio del socialismo italiano e impostare una strategia di “rigenerazione” organizzativa e programmatica, avviando un Congresso di grande respiro e di grandi stimoli alla sinistra italiana;

- è necessario trovare un nuovo gruppo dirigente, giovane nell’età, nella testa e nello spirito, senza legami con il passato, non dedito a salvare soltanto il simbolo, ma aperto alle nuove forme di socialdemocrazia che in Europa e in Italia di stanno diffondendo inconsapevolmente;


- occorre una svolta forte, rivoluzionaria, rigenerante, e bisogna farla in fretta. Per tutti noi e per il bene del socialismo democratico italiano.

Continua ...

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