martedì 17 maggio 2011

4 firme per cambiare l'Italia.

Il Partito Socialista Italiano raccoglie le firme per presentare al Parlamento quattro proposte di legge, da discutere in autunno, per cambiare:  la legislazione sul lavoro, la tassazione sulle transazioni finanziarie, legge elettorale e il finanziamento della politica.
Da maggio a luglio i militanti socialisti saranno in piazza a proporre ai cittadini quattro provvedimenti legislativi che potranno incidere in modo importante nella vita di ogni giorno.
Lo faranno con iniziative varie, dai gazebo alle assemblee pubbliche ed ai volantinaggi, per spiegare le proposte e costruire il consenso necessario che dovrà concretizzarsi in 50.000 firme.
Legislazione sul lavoro: stop precarietà
Oggi in Italia vi sono 4 milioni di lavoratrici e lavoratori senza alcuna tutela. Viene chiesto di limitare la possibilità di rinnovo dei contratti a termine e di incentivare la stabilizzazione dei precari entro al massimo tre anni. Viene chiesta la riforma dell’attuale sistema degli “ammortizzatori sociali” rendendo simili le tutele dei lavoratori precari ed a tempo indeterminato e garantendo la parità di retribuzione tra uomini e donne.

Tassazione sulle transazioni finanziarie: regolare la finanza globale, ora
La crisi economica penalizza le famiglie e i singoli e non le banche e la finanza che la crisi hanno provocato. Il Parlamento Europeo, l’8 marzo scorso, ha approvato la promozione, presso gli Stati membri, di una tassa (0,05%) da applicare su ogni compravendita di titoli e strumenti finanziari che scoraggia le operazioni di mera speculazione.
Viene chiesto al Governo ed al Parlamento l’esame e l’approvazione di un disegno di legge sulle transazioni finanziarie che recepisca la decisione del Parlamento Europeo.

Legge elettorale: basta porcellum! cancelliamolo!
La legge elettorale in vigore per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, consente ad una coalizione o ad un partito, grazie ad un premio di maggioranza eccessivo, di ottenere la maggioranza assoluta della Camera dei Deputati con meno di un quarto dei voti espressi. Inoltre, il sistema delle liste bloccate, non consente agli elettori di scegliere tra i candidati.
Viene chiesto che il Parlamento si attivi per l’esame e l’approvazione di una nuova legge elettorale che restituisca all’elettore la possibilità di scegliere i propri rappresentanti e cancelli il premio di maggioranza in assenza di quorum.

Finanziamento della politica: politica trasparente
I costi della politica hanno raggiunto livelli non più sostenibili e sono da rivedere, anche a fronte dello stato di crisi in cui versa l’Italia, nella loro entità e nella loro attribuzione.
Viene chiesto che al Parlamento  una nuova legge che preveda: il finanziamento dei partiti che hanno e rispettano regole di funzionamento democratiche,  l’interruzione dei rimborsi elettorali in caso di interruzione della legislatura, il reintegro nelle casse dello Stato dei rimborsi non assegnati per mancato raggiungimento del quorum che adesso vengono spalmati sugli altri partiti.

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